IL FIUME E LA MEMORIA L'assessore Di Biase traccia il bilancio della rassegna appena conclusa UN AUTENTICO BOOM DI PRESENZE E per
il prossimo anno un ente autonomo per gestire la macchina organizzativa Di Annalaura Fumo
RECORD assoluto di presenze per "il fiume e la memoria", la manifestazione organizzata dall'assessore Licio Di Biase e diretta dall'attore regista
pescarese Milo Vallone, e l'istituzione di un ente ad hoc che ne gestisca la macchina organizzativa. Ma veniamo subito ai numeri: ottantacinquemila (dodicimila in più rispetto
allo scorso anno) sono stati i visitatori della rassegna, che domenica sera ha chiuso i battenti: "E abbiamo dovuto fare i conti con il maltempo-ha tenuto a sottolineare Di
Biase- che ha scombinato molti dei nostri piani". Ieri mattina, visibilmente stanco, ma soddisfatto l'assessore, accompagnato da Milo Vallone, Franca Minnucci e Daniela
Musini, ha tracciato il bilancio della quarta edizione della Kermesse: "il consenso del pubblico, non formato solo dai pescaresi, ma anche da tantissimi turisti, e della
stampa è il nostro primo e più grande motivo di soddisfazione. Ma per l'anno prossimo non è assolutamente pensabile gestire una macchina così complessa e articolata come questa
servendosi dell'aiuto delle strutture del Comune e dei miei collaboratori. Con ogni probabilità verrà istituito un
ente ad hoc che sia in grado di gestire tutta la macchina organizzativa. Non so ancora quale formula adottare, ma le cose cambieranno", promette Licio Di Biase. E ancora: il livello culturale sta crescendo e pertanto appare necessario trovare il giusto modello organizzativo per operare al meglio".
Di Biase guarda al futuro indicando anche un altro obiettivo:"Abbiamo riportato l'attenzione prima sul centro storico, poi sul fiume. Su questo tema torneremo a
discutere. E' utopistico, come sentenziava D'Annunzio "tornare a bere le acque del fiume Pescara", ma intendiamo renderlo almeno di nuovo navigabile". Condivide in
pieno il parere espresso dall'assessore Di Biase, il direttore artistico della manifestazione, Milo Vallone, che aggiunge: "non è stato semplice inventare un festival sotto
un ponte di un cavalcavia, trasformando quello che Sgarbi ha definito "brutture colossali" in un dignitoso palcoscenico dove si sono esibiti alcuni dei mostri sacri del
teatro italiano, ma ce l'abbiamo fatta. Questo è l'unico festival in Europa che ha un'ubicazione così inusuale. Indispensabile è stato l'apporto di Franca Minnucci e di Daniela
Musini che hanno rappresentato il volto del festival accompagnando il soggiorno pescarese dei nostri ospiti. Splendido anche il pubblico che non si è lasciato scoraggiare dalle
bizze del tempo che hanno interessato più di uno spettacolo. Il Fiume e la Memoria è un imponente evento, che proprio per le sue dimensioni va incontro a tantissimi imprevisti
anche di carattere organizzativo.
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