SONO accorsi in tantissimi sulle rive del fiume in questa prima settimana di appuntamenti della rassegna "Il fiume e la memoria…e le culture". Nata come una scommessa, questa
manifestazione si è rivelata sin dai primi giorni una scelta vincente. <<Ringrazio il comune di Pescara - commenta soddisfatto Milo Vallone , che ne è il direttore
artistico – per aver creduto e sostenuto questa mia coraggiosa idea>>. E di coraggiosi può effettivamente parlare, perché trasformare un luogo adibito a parcheggio in polo
di attrazione e richiamo culturale
non è cosa facile, soprattutto quando di attrazioni in questa scoppiettante estate ce ne sono davvero da vendere. Il primo bilancio è dunque senz'altro positivo. In soli cinque giorni la manifestazione ha toccato già 20.000 presenze, più di 10.000 solo al concerto dell'applauditissimo Roberto Vecchioni. E se le premesse sono queste "Il fiume e la memoria" vedrà ora certamente raddoppiare il numero il numero dei visitatori rispetto alla scorsa edizione.
<<La vera novità di quest'anno – continua Vallone – sono gli spazi espositivi lungo la golena sud. L'ennesima scommessa confortata da un inatteso riscontro da parte
della gente>>. Gli stand ubicati nel lungo fiume sud ospitano, infatti, diverse esposizioni. dalla mostra fotografica, che ripercorrerla storia di Pescara, alla mostra
mercato dell'artigianato tipico africano. Passando per l'arte, la religione e la cultura, fino ad una immersione nelle acque del mare, vissuta attraverso una rassegna di quadri,
libri reali e virtuali e diversi momenti d'incontro. Intanto uno degli appuntamenti più attesi, nel calendario di questa seconda ed ultima settimana di spettacoli, e senz'altro
l'esibizione di Giorgio Albertazzi, previsto per Giovedì 10. Lo vedremo, nella doppia veste di attore e regista, in un'interpretazione de "Il Mercante di Venezia" di William
Shakespeare. A fare da sfondo sarà, anche in questa occasione, il lungofiume nord. Così, spettacoli e mostre circondano il fiume che "incredulo" resta al centro di tanto
movimento. Un grande abbraccio, dunque, in cambio di quella memoria che questa rassegna ci invita a recuperare. Questo l'obbiettivo anche della caccia al tesoro che, domenica
13, chiuderà la manifestazione in una divertente riscoperta dei luoghi più significativi e meno conosciuti della nostra città. per non dimenticare.
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