Seimila anni di storia, dalla nascita della città a partire dai fondi di capanna dal neolitico ritrovati sui colli a Fontanelle alla costruzione della fortezza cinquecentesca,
passando per la Vestina Ostia Aterni e la medievale Piscaria. Un viaggio nella memoria storica affidato alla mostra archeologica "Pescara tra preistoria e medioevo" che verrà
inaugurata lunedì 31 luglio alle ore 18:30 al Museo delle Genti d'Abruzzo di Largo dei Frentani. Il vernissage apre il sipario su "Il Fiume e le culture", tredici giorni di
spettacoli, mostre, concerti con un unico filo conduttore, il richiamo a culture diverse che si sono intrecciate con la nostra lasciando una profonda traccia. Si va dalla Francia
con la sua grandeur rivisitata attraverso le musiche del Quartetto Novecentesco, alla vecchia Inghilterra vista attraverso i drammi celtici di yeats, la Spagna con i passionali
ritmi dei flamenco; l'antica Grecia che rivivrà nella commedia "Casina" di Plauto portata in scena da Anna Mazzamauro; e poi l'omaggio al jazz e alla cultura afroamericana, alla
Grecia e al folklore ellenico, alla Moldova la Norvegia, l'Argentina di Astor Piazzolla fino al villaggio dei popoli, in programma il 12 e 8il13 agosto, una grande kermesse che
vedrà protagonisti migliaia i giovani di passaggio a pescara prima di approdare alla giornata mondiale della gioventù prevista a Roma per il 15 agosto. In mezzo, spettacoli di
primo piano, come il concerto del 4 agosto con Roberto vecchioni e la rappresentazione teatrale "Il Mercante di Venezia" di William Shakespeare con Giorgio Albertazzi. La
manifestazione, organizzata dall'assessorato alla cultura del Comune e affidata alla direzione artistica di Milo Vallone, avrà come scenario il centro storico e il lungofiume che
da parcheggio si trasformerà in teatro all'aperto. per l'occasione verrà recuperata anche la golena sud dove verranno allestite nove mostre su temi diversi come l'Africa, il
Giubileo, il fiume, il mare, il teatro, la città. <<Anche quest'anno – ha spiegato l'assessore alla cultura , Licio Di Biase – abbiamo modo di valorizzare degli spazi
urbani facendo cultura>>. Una possibilità che piace anche al sindaco Carlo Pace: <<Questa manifestazione, oltre che per le indiscutibili valenze culturali, va
incoraggiata perché ridà nuova vita un'area che da zona degrada è divenuta ora uno dei punti di riferimento della città>>
di Barbara Scorrano
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