Il fiume e la memoria chiude i battenti. Assessore e Direttore Artistico confermano la formula vincente Di Biase: «Buona la terza» Settantamila spettatori, ottimo il bilancio della rassegna
di Andrea Lombardinilo
Con "Il Vantone" di Pasolini è calato il sipario ieri sera su "Il fiume e la memoria", la rassegna d'arte, musica e spettacoli organizzata dall'amministrazione comunale e giunta
quest'anno alla terza edizione. Ieri mattina conferenza stampa dell'assessore alla cultura Licio Di Biase e del direttore artistico Milo Vallone, che nello spazio espositivo della golena sud
hanno tirato le somme su quella che è stata una dodici giorni di grande attrazione per il pubblico di Pescara e per i numerosi turisti accorsi. Ha detto Di Biase: «Proprio qui, qualche giorno
fa, l'architetto Bohigas ha affermato che la cosa più bella che abbiamo in città è il centro storico. È con questa consapevolezza che "Il fiume e la memoria" si è proposto, anche quest'anno,
di rivalutare zone del centro fino a qualche tempo fa off-limits per i visitatori. È il caso della golena sud, che da parcheggio è diventato un frequentato spazio espositivo e culturale, e
del lungofiume nord, trasformato in teatro all'aperto» Buono il bilancio finale della manifestazione, che nei 31 spettacoli e nelle 24 proiezioni in cartellone ha richiamato in riva al
fiume 72 mila presenze. «È stato un grande successo – ha aggiunto Di Biase –. La gente è accorsa numerosa non solo alle rappresentazioni teatrali, ma anche agli appuntamenti con gli attori
delle 18 e agli incontri-dibattito delle 22.30. Merito di Milo Vallone, che ha saputo allestire un programma equilibrato e diversificato». Anche per l'edizione ventura, in programma dal 29
luglio all'11 agosto del 2002, l'obiettivo sarà quello di rivalutare zone della città trascurate. Ancora l'assessore: «Quest'anno abbiamo organizzato una serata alla Torretta di via Raiale,
rudere di una villa del Settecento in cui abitò anche d'Annunzio. È la strada da seguire anche per l'anno prossimo». Gli ha fatto eco Milo Vallone, che ha parlato, tra le altre cose, del
debutto in prima serata di quattro compagnie abruzzesi. «A grandi maestri del teatro italiano, come Giorgio Albertazzi e Arnoldo Foà, siamo riusciti ad affiancare attori locali emergenti. Tra
i momenti più apprezzati dal pubblico, gli incontri delle 18 con i protagonisti, che hanno risposto con entusiasmo al nostro invito». Quella di ieri è stata anche l'occasione, per
l'assessore Di Biase, per tornare a parlare del mosaico di epoca romana rinvenuto nella golena sud e da poco ricoperto dalla Sovrintendenza: «A settembre – ha spiegato Di Biase – il sindaco
Pace incontrerà i responsabili della Sovrintendenza per studiare una struttura che possa rendere visibili i reperti rinvenuti. In ogni caso il mosaico non sarà trasportato altrove: rimarrà lì
a testimoniare le antiche origini della città».
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