Al via la VIIa edizione de "il Fiume e la Memoria" festival
Dopo la felice esperienza didattica del "Cantiere Teatrale" e del ciclo di seminari tenutisi a
Pescara tra aprile e maggio, torna, anche quest'anno, la sezione teatro de "il Fiume e la Memoria" Festival
, giunto ormai alla settima edizione. La manifestazione, la cui direzione artistica è curata dal suo ideatore, l'attore e regista Milo Vallone, quest'anno ospiterà tre produzioni
dello stesso festival perseverando in quella preziosa vocazione che ha sempre caratterizzato "il Fiume e la Memoria", sin dalla sua prima edizione: produrre e non limitarsi ad ospitare. Prenderà così il via domenica 4 settembre
presso l'Auditorium L. Petruzzi del museo delle genti d'Abruzzo la settima edizione de "il Fiume e la Memoria". Alle ore 21.00 è prevista, in prima nazionale, l'esibizione del
carismatico Flavio Bucci, protagonista del recital dal titolo "Le stanze dell'arcobaleno". Il testo, curato da Davide Cavuti, sarà alternato a musiche di autori
del '900, eseguite da Le Grand Tango Ensemble. Il tema trattato dal recital è quello della Pace nell'attuale momento storico e sarà affrontato a partire da
suggestivi brani tratti dagli scritti del non dimenticato Giovanni Paolo II.
Per il secondo appuntamento, lunedì 5 settembre, si cambia location, restando però
sempre sulle sponde del Fiume Pescara. Lo spettacolo in programma sarà messo in scena all'aperto presso il giardino dell'Istituto Don Orione, in Via Aterno. La piece è il "
Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare, interpretata dagli attori della Compagnia della Memoria, con la regia di Milo Vallone
, che ha debuttato lo scorso 13 giugno presso la Pineta d'Avalos, riscuotendo numerosi e sentiti consensi.
Martedì 6 si torna all'Auditorium Petruzzi ed è la volta di due talentuosi e apprezzati
attori, Vanessa Gravina e Milo Vallone che, con l'accompagnamento del chitarrista jazz Franco Finucci, saranno i protagonisti del recital intitolato "Amores, Amandi" e prodotto da "il
Fiume e la Memoria" in collaborazione con "Veleia, teatro e archeologia" e la Provincia di Piacenza. Al centro della pièce c'è
il tema dell'Amore affrontato da Ovidio, i cui testi sono stati curati da Filomena Di Zio mentre l'elaborazione drammaturgia è dello stesso
Vallone. Per l'ultima settimana di settembre è infine prevista la sezione musicale del festival all'insegna di grandi autori della
tradizione pianistica con l'esecuzione affidata a stimati interpreti del panorama musicale nazionale.
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